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Voglio un dehor!!!

Voglio…un dehor, una veranda, un gazebo, una sala meeting, un garden restaurant, una saletta ricettiva… insomma… voglio ampliare lo spazio a mia disposizione! Quante volte l’avete pensato?

Capita molto spesso che chi ha un’attività commerciale desideri ingrandirla o abbia necessità di ricavare uno spazio dedicato a nuovi progetti o a esigenze sopraggiunte nel tempo.

In tanti ci chiamate entusiasti di fare l’acquisto su misura, pronti a partire con i lavori (e siamo prontissimi anche noi!), ma è necessario in via preliminare che vi sappiate orientare nella normativa di riferimento per l’installazione di dehor o gazebi. La regolamentazione edilizia, come purtroppo la leggenda narra, non è quasi mai immediata, dunque è sempre necessaria un’interpretazione di tecnici comunali ed esperti che a loro volta devono spesso consultarsi tra loro e ricorrere a linee guida estrapolate da precedenti.

In merito lo SUAP (sportello unico per le attività produttive) del comune di destinazione dell’eventuale struttura prefabbricata, deve sempre essere il punto di partenza cui fare riferimento.

Per farvi un’idea preliminare alla visita fisica allo suap comunale è bene informarsi sul sito del comune specifico (per l’area bolognese da cui sono state tratte le info seguenti: http://www.comune.bologna.it/impresa/servizio_singolo/55336), normalmente alla sezione Economia e Impresa, su quelle che sono le nozioni più importanti sul “Regolamento dell’occupazione di suolo pubblico per spazi all’aperto annessi a locali di pubblico esercizio di somministrazione” (cd. dehors) quali:

 

1. TIPOLOGIE DI DEHORS  che sono indicate sulla base delle attrezzature impiegate e dell’impatto sullo spazio pubblico. Per esempio:

  • tipo A – allestimento con sedie e tavolini, con o senza ombrelloni o tende a sbraccio
  • tipo B – allestimento A con pedane e/o delimitazioni
  • tipo C – allestimento A con pedane e delimitazioni e struttura di copertura

2. TEMPI PER IL RILASCIO DELLE CONCESSIONI DI SUOLO PUBBLICO che variano in base per esempio all’area di destinazione della struttura (i tempi possono variare anche per ogni comune):

  • in area non soggetta a tutela (30 giorni)
  • in area soggetta a tutela storica e/o tutela paesaggistica (dai 60 giorni ai 150 giorni)
  • in area soggetta a tutela storica non conforme alle norme di carattere estetico (150 giorni)
  • in area soggetta a tutela paesaggistica non conforme alle norme di carattere estetico (90 giorni)

3. DURATA DELLE CONCESSIONI

Le concessioni possono essere continuative, con durata massima di 5 anni. Da rinnovare via pec alla scadenza.

Ci sono poi da approfondire il tema del CANONE E delle CONDIZIONI DI OCCUPAZIONE DEL SUOLO PUBBLICO, delle AREE SOTTOPOSTE A PARTICOLARI CONDIZIONI e delle MODALITA’ DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE.

Come in tutti i progetti che si rispettino…il più è cominciare!

Forza allora e in bocca al lupo!